Comune di Traona

Il comune di Traona è posto all’inizio della Valtellina, in provincia di Sondrio, nella parte settentrionale della Lombardia. Il suo territorio in parte occupa il conoide del torrente Vallone sulla destra orografica del fiume Adda, in parte è adagiato sulla solatia Costiera dei Cech a ridosso della catena alpina delle Alpi Retiche.
Traona possiede molte e importanti frazioni tra cui le principali sono: Valletta, Somagna, Poiach, Convento, Coffedo, S. Apollinia, S. Caterina di Corlazio, Pianezzo, Moncucco, Bioggio.
Sin dai tempi più lontani l’economia prevalente dell’intero territorio di Traona è sempre stata prodotta solo ed esclusivamente da un comparto agricolo vivo e fiorente nelle sue più svariate sfaccettature di cui l’allevamento del bestiame ne era la sua componente principale. Infatti, l’intera costiera dei Cech esposta completamente a Sud, possiede un microclima mediterraneo particolarissimo.
Questa situazione climatica consente la buona maturazione sia alle coltivazioni tipiche delle zone prealpine, sia ad altre assai pregiate, quali la vite che è prevalente, ma anche l’ulivo e ogni sorta di floricoltura.
A questa economia, che ancora oggi produce reddito, ora si affiancano nuove e moderne attività artigianali di completamento, facendo di Traona uno dei borghi della Valle più attivo e anche sufficientemente ricco.
Eventi enogastronomici
L’evento enogastronomico di punta è sicuramente Gustosando, che tipicamente si svolge durante i primi weekend del mese di ottobre: si tratta di un tour attraverso le storiche cantine di Traona per la degustazione di piatti tipici, dell’antipasto al dolce, abbinati ai grandi vini di Valtellina.
Produzioni Agroalimentari tipiche
Nel comune di Traona, la Cooperativa Agricola “Terrazze dei Cech” gestisce vigneti che si estendono da circa 200 metri di altitudine fino a raggiungere i 600 metri sopra il livello del mare. La loro caratteristica distintiva è l’uso dei terrazzamenti, una qualità saliente e peculiare, che ne ha ispirato il nome.
Questo vino ha radici profonde in una lunga tradizione di vinicoltori che, con passione e determinazione, coltivano la loro terra da molti anni, diventando non solo produttori di vino ma anche custodi del paesaggio circostante. La Cooperativa, infatti, si impegna nella produzione di vino, ma ha anche l’obiettivo di preservare e mantenere in modo sostenibile i terrazzamenti viticoli già esistenti. Cerca inoltre di recuperare, quando possibile, terreni incolti e di riscoprire e modernizzare le strade agricole e i sentieri, creando un percorso che attraversa l’intera Costiera dei Cech.
Da un punto di vista gastronomico, è fondamentale menzionare l’evento “Gustosando,” che normalmente si tiene durante i primi weekend di ottobre. Questo evento consiste in un tour attraverso le storiche cantine di Traona, durante il quale è possibile degustare piatti tipici, dall’antipasto al dolce, abbinati ai pregiati vini della Valtellina.
Arte e Cultura
Traona, uno dei borghi più antichi e affascinanti della Valtellina, si distingue in particolare per la sua posizione centrale e strategica sulla “solatia costiera dei Cech,” della quale è stato il capoluogo indiscusso per ben 900 anni.
La magnificenza dei palazzi signorili è testimonianza della straordinaria prosperità delle famiglie dominanti durante il periodo che va dal XV al XVII secolo. Molte di queste sontuose dimore sono ancora oggi visibili e includono le residenze dei Parravicini, il palazzo Massironi e la casa Malacrida-Vertemate. Questo sontuoso sfarzo laico dell’epoca si accompagnava a un fervore religioso che ha profondamente segnato la fede cristiana del popolo traonese, anche quando sembrava che l’eresia protestante stesse guadagnando terreno. Tra le testimonianze di inestimabile valore, sia dal punto di vista religioso che artistico, spiccano le chiese di Santa Caterina di Corlazio, di Santa Apollonia, di San Francesco, di Santa Maria in Bioggio, di San Colombano e di San Ignazio di Loyola. Tuttavia, il tempio par eccellenza è senza dubbio la meravigliosa Parrocchia di San Alessandro, presente sin dal 1286.
Questa chiesa non si distingue solamente per la grandiosità della sua architettura esterna, ma rivela la sua maestosità come luogo di culto quando si varca la soglia e si ammirano le numerose opere d’arte e pittoriche. Questi capolavori portano la firma di artisti rinomati come Giacomo Parravicino, noto come il Gianolo, il Torricelli, i Ligari, l’Asnaghi, e altri ancora. Tornando indietro nella storia, va sottolineato che Traona è stata per secoli sede del Podestà, ruolo in seguito sostituito dal Commissario distrettuale, il cui mandato si è protratto fino a metà del XIX secolo.
I palazzi signorili
Fu tale e tanta la ricchezza delle famiglie dominanti, che dal XV al XVII secolo a Traona vi fu un fiorire e rifiorire di dimore signorili buona parte delle quali sono ancora tutt’oggi visibili. Ne sono testimonianza le numerose e suntuose dimore dei Parravicini, il palazzo Massironi e la casa Malacrida -Vertemate.
A tanto sfarzo laico di quel periodo non poteva che rispondere una certa intraprendenza religiosa che ha segnato e scandito la profonda fede cristiana del popolo traonese, anche quando il seme della eresia protestante sembrava prendere il sopravvento. Meritano citazione per il loro valore non solo religioso ma anche artistico le Chiese di Santa Caterina di Corlazio, di S. Apollonia, di S. Francesco, di S. Maria in Bioggio, di S. Colombano di S. Ignazio di Loyola, ma il tempio per eccellenza è stato ed è ancora oggi la meravigliosa Parrocchiale di S. Alessandro già presente nel 1286.
La chiesa non solo è grandiosa nella sua spazialità esterna, ma assume ancor più la sua magnificenza di tempio divino quando si entra all’interno e si ammirano le innumerevoli testimonianze artistiche e pittoriche che vedono la firma tra l’altro di artisti come Giacomo Parravicino detto il Gianolo, il Torricelli, i Ligari, l’Asnaghi, ecc. Ritornando alla storia occorre dire che Traona fu anche sede del Podestà per secoli e secoli sostituito poi dal Commissario distrettuale la cui presenza durò fin verso metà del XIX secolo.
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La chiesa non solo è grandiosa nella sua spazialità esterna, ma assume ancor più la sua magnificenza di tempio divino quando si entra all’interno e si ammirano le innumerevoli testimonianze artistiche e pittoriche che vedono la firma tra l’altro di artisti come Giacomo Parravicino detto il Gianolo, il Torricelli, i Ligari, l’Asnaghi, ecc. Ritornando alla storia occorre dire che Traona fu anche sede del Podestà per secoli e secoli sostituito poi dal Commissario distrettuale la cui presenza durò fin verso metà del XIX secolo.
Strutture ricettive
Di prossima apertura, un albergo diffuso nel centro del paese.
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